Nelle terre di Conesa

Gli successe come a tanti altri salesiani: quando il magnifico lavoro nei quartieri di Patagones cominciò a dare i suoi frutti, accettò “per obbedienza” l’ordine dei suoi superiori di trasferirsi in General Conesa. Lì dovette cominciare tutto da capo e la sua salute cominciò a sciuparsi a causa di un tumore cerebrale.

Inés Luna, incaricata di compilare la storia di Conesa, scrive: “Da queste parti tutti se lo ricordano perché era un uomo profondamente buono, che lavorava per i più poveri senza chiedere niente in cambio; nella cappella della colonia San Juan aprì una casa per bambini abbandonati e molte volte lo vedevano mentre camminava per la strada facendo l’autostop”.

L’immagine di Padre Juan è molto viva nella memoria di Mighel Perez Carrillo (90), che lo conobbe in una fattoria della colonia Santa Teresita del Nino Jesùs a Conesa: Una volta gli regalai quaranta scatole di uva appena raccolta; una settimana dopo mi fece arrivare una damigiana con un vino squisito che aveva fatto lui stesso”. “Faceva di tutto, lavorava notte e giorno per i suoi bambini e per la gente povera; una notte molto fredda offrì il suo letto a una coppia di anziani che erano senza riparo e lui dormì sul pavimento… era un uomo meraviglioso”.

Così pure ci è arrivata la testimonianza di Hilda Perez Carrillo (figlia di Miguel), che ci racconta che Padre Bertolone sposò lei e suo marito Damiàn Rodriguez a Conesa nel settembre 1974. “Nel corso prematrimoniale ci diceva che era molto importante esercitare una paternità responsabile, vale a dire, avere la quantità di figli che uno si senta capace di crescere ed educare”. Dopo la cerimonia Hilda ricorda che “lo abbiamo invitato alla cena di nozze; lui è arrivato quasi alla fine con alcuni bambini che ci hanno cantato la canzone in francese e dopo mi hanno regalato un garofano a testa… è stato un momento bello e indimenticabile”.

La vita terrena di Juan Bertolone finì il 7 maggio 1976 a Bahia Blanca. Le sue spoglie furono portate a Conesa, dove riposano nel cimitero locale. A Carmen de Patagones, il 14 maggio del 1984, l’Honorable Concejo Deliberante ha assegnato il nome “Juan Bertolone” ad una strada che comincia a Villa del Carmen e attraversa le baracche di Villa Rita e Villa Morando. Delle strade dove, quel prete buono, camminò tante volte, affrontando il vento e la pioggia, portando sempre la Parola di Gesù, con le mani pronte ad aiutare chi ne avesse bisogno.

Carlos Espinosa

Giornalista e cronista di temi di storia regionale patagonica