Carmen de Patagones, 24/9/1968: Padre Juan con la Commissione Organizzativa del Barrio Mazzini a Carmen de Patagones
Padre Juan Bertolone: il supporto alle attività di utilità sociale a Carmen de Patagones
Carmen de Patagones, 12 novembre 1967: Padre Juan Bertolone con un chierichetto
Carmen de Patagones, 12 novembre 1967: Padre Juan Bertolone con un chierichetto

La tragica morte della mamma avvenuta nel 1966 provoca in Padre Juan Bertolone un immenso dolore che vive alla luce della fede. Il Salesiano chierese, impegnato nella missione in Argentina, continua ad onorare la sua figura con l’impegno e la carità che ha cominciato a veder testimoniare proprio in famiglia. Proprio da quell’anno, Padre Juan è missionario a Carmen de Patagones, cittadina argentina della provincia di Buenos Aires. Oltre a predicare il Vangelo, a far conoscere la figura di San Giovanni Bosco, ad amministrare i Sacramenti e ad offrire alla gente aiuto e consigli, il sacerdote nativo di Chieri crea delle occasioni sempre nuove per avvicinare tutti.

L’aiuto ed il sostegno di Padre Juan alle attività promosse dalle associazioni di Carmen de Patagones

Padre Juan Bertolone non va in cerca di successi personali. E se ne rende conto chiunque lo conosce durante la sua missione in una terra ad alto tasso di povertà. La sua presenza, infatti, è molto richiesta ed apprezzata nell’ambito della comunità cittadina. Nel 1967, ad esempio, offre la sua collaborazione all’associazione ciclistica “Il Ciclone”. Padre Juan Bertolone, grande appassionato della bicicletta che utilizza per i suoi spostamenti, conquista in fretta tutti i tesserati che in poco tempo ne apprezzano i contributi che porta in questo ambiente. A Carmen de Patagones collabora anche con la Commissione Organizzativa del Barrio Mazzini per la costruzione del deposito d’acqua. Il suo è un aiuto disinteressato che spesso delle volte fa anche in silenzio attraverso il suo sostegno morale se non può fare di più.

La lettera inviata a papà Riccardo

Padre Juan Bertolone comunica spesso con i famigliari in via epistolare. Ecco cosa gli scrive nel settembre del 1968: “Carissimo papà, ti invio la foto della Commissione Organizzatrice del Barrio Mazzini. Han lavorato per costruire un deposito di acqua collettivo. Li aiutai e sto con essi per ottenere anche la terra che desiderano. Ti saluto in nome di loro. Son contenti di quel che si fa in comune. Lunedì e martedì notte proietto film nella Barriera povera dove vivono. Dio benedica il tuo isolamento. Ti è vicino. Prega me. Un abbraccio. Tuo Gianni”.